Può presentarci brevemente la sua azienda?
Tra le aziende leader fornitrici di tecnologie additive per la stampa 3D industriale – sia lato polimero che metallo -, EOS è stata fondata nel 1989 e, proprio quest’anno, ha festeggiato i suoi 35 anni di attività. Nata come start-up nei pressi di Monaco di Baviera, negli anni l’azienda è cresciuta notevolmente: oggi, con più di 1.300 dipendenti, è presente in 15 paesi nel mondo e conta quasi 5.000 sistemi installati. Oltre alla fornitura di sistemi additivi innovativi, dotati di tecnologie DMLS e SLS, EOS si distingue per l’approccio consulenziale con cui offre ai clienti il giusto supporto e il know-how necessario per l’uso strategico, profittevole e sostenibile delle tecnologie additive. A conferma di ciò, EOS ha creato ADDITIVE MINDS, comparto dedicato ai servizi di consulenza e formazione tecnica.
Cosa rappresenta la BI-MU, e in particolare piùAdditive, per voi?
BI-MU è la fiera principale del settore manifatturiero e, al contempo, è un evento trasversale che abbraccia molteplici comparti industriali. Questa peculiarità è proprio il suo punto di forza e ci darà l’occasione di mostrare la nostra offerta a un vasto e diversificato pubblico. Inoltre, da soci fondatori di AITA, l’associazione italiana delle tecnologie additive, non possiamo mancare a piùAdditive. Il nostro ruolo di promotori della cultura additiva rende infatti necessaria e fondamentale la nostra partecipazione, che sarà, come per tutte le edizioni dell’iniziativa, attiva e propositiva.
Quali sono le aspettative per l’edizione 2024?
Abbiamo aspettative molto buone per l’edizione 2024. Siamo certi infatti di incontrare operatori interessati ad approcciare la tecnologia additiva non tanto da curiosi ma piuttosto con un punto di vista strategico. Del resto, il periodo di incertezza che stiamo vivendo – caratterizzato da forti instabilità sociopolitiche, da una riorganizzazione delle catene mondiali di produzione e approvvigionamento, dalla transizione energetica – sta forzando le aziende a rivedere i propri modelli di business. Proprio qui entrano in gioco tutti i vantaggi dell’adozione dell’additive manufacturing, tecnologia chiave per le produzioni avanzate future e abilitante dell’innovazione.
“… l’obiettivo della nostra esposizione sarà quello di stimolare gli imprenditori a utilizzare l’additive manufacturing come vera e propria tecnologia produttiva, mostrando le nostre soluzioni rivolte a svariati settori …” |
Cosa porterete allo stand?
Presenteremo le nostre innovative applicazioni, attraverso esempi concreti di aziende che hanno già adottato la tecnologia non più solo a livello prototipale ma produttivo. L’obiettivo della nostra esposizione sarà proprio quello di stimolare gli imprenditori a utilizzare l’additive manufacturing come vera e propria tecnologia produttiva e offrire i corretti input per future strategie di business, mostrando le nostre soluzioni rivolte a svariati settori.
Può farci qualche esempio?
Le nostre applicazioni in mostra saranno rivolte al settore medicale, che ha ormai abbracciato da tempo la tecnologia additiva e dove siamo attivi in modo particolare nel campo ortoprotesico, al settore energetico e al settore automotive. Ma non solo. Daremo visibilità anche al mondo della robotica e automazione, al settore del tooling e degli assemblaggi, all’aerospace e al settore della moda, in cui operiamo nel ramo calzaturiero con applicazioni ideate sia per la risoluzione di problemi ortopedici sia per la realizzazione di prodotti di design.
Come vede l’andamento del settore dell’additive manufacturing?
Alcuni settori applicativi, tra cui difesa, aerospace e aeronautica, sono in fermento con dati e trend di crescita molto positivi. Il comparto sta conoscendo un interessante sviluppo in Cina e negli Stati Uniti, mentre fatica di più in Europa, a causa della mancanza di una strategia comune di lungo termine e per l’incertezza del contesto. Nonostante questo gli investimenti in tecnologia additiva sono comunque soddisfacenti; ecco perché resto fiducioso per il futuro. Ci sono alcuni fattori che però bloccano ancora il settore: la percezione dell’alto costo della tecnologia e il cambio di paradigma richiesto per la sua adozione, oltre alla necessità di competenze tecniche specifiche legate alla progettazione non ancora così diffuse.
Come si potranno superare questi ostacoli?
Generalmente, il driver che guida le aziende nella scelta della tecnologia produttiva è il costo per parte. Come EOS lavoriamo costantemente affinché il prezzo di produzione finale di un componente, realizzato con le nostre tecnologie DMLS e SLS, risulti essere competitivo e ottimale in termini di rapporto costo/beneficio. Inoltre, EOS con la sua divisione ADDITIVE MINDS offre programmi completi di consulenza e formazione per accompagnare e supportare nel tempo le aziende nell’introduzione e utilizzo profittevole dell’additive manufacturing. Il mercato chiede sempre di più una veloce e flessibile produzione, una digitalizzazione dei magazzini, e un’attenzione all’economia circolare. Ecco perché assisteremo nel tempo all’adozione dell’additive manufacturing in maniera sempre più massiccia.