Intervista a Marco Pecchenini
STAUBLI ITALIA

STAUBLI è una multinazionale con “anima e cuore svizzero”. Fortemente ancorata alle sue radici che sono a Zurigo, dove ancora c’è l’headquarter. L’azienda fondata nel 1892 conta però su filiali, commerciali e produttive, in 29 paesi. Delle tre Business Unit in cui è articolata la sua attività una è dedicata a robotica e AGV che servono due settori applicativi in particolare: il primo, caratterizzato da ambienti puliti e prodotti igienizzabili che include il medicale, il farmaceutico e l’alimentare, il secondo dove possono essere presenti lubrificanti, ambienti molto sporchi, umidi o polverosi, che include la General Industry.

Cosa rappresenta RobotHeart di BI-MU per STAUBLI?

Dopo aver partecipato alla prima edizione nel 2022, possiamo affermare che, per STAUBLI, questa è la più importante manifestazione espositiva in Italia dedicata al mondo della robotica e automazione. E, a nostro avviso, rappresenta il futuro per quanti cercano un appuntamento fieristico valido ed efficace, dove poter trovare competenze di alto livello non esclusivamente limitate al metallo.

Cosa vi ha soddisfatto maggiormente dell’edizione passata?

Il fatto che, fin dalla sua prima edizione, RobotHeart abbia saputo trovare una sua identità specifica e centrata: ha messo insieme i top player del settore e visitatori di alta qualità, molto preparati. Nei corridoi e agli stand abbiamo incontrato solo operatori di alto profilo con idee chiare su progetti da realizzare. Sulla base di questa esperienza posso dire che RobotHeart di BI-MU non è una fiera per curiosi ma è un appuntamento per chi deve investire ed è in cerca di soluzioni adeguate.
Il mio presidente è rimasto davvero impressionato dal valore dell’esposizione, dal livello di conoscenza e dal profilo degli operatori presenti nei padiglioni di fieramilano. Difficile trovare questo mix vincente già in una prima edizione invece l’Italia ha messo in campo una manifestazione davvero di grandissimo valore: questo è stato il suo commento.
I nostri complimenti vanno agli organizzatori di BI-MU e a SIRI che ha patrocinato l’iniziativa e curato alcuni momenti di approfondimento culturale tematico particolarmente interessanti.

Cosa vi aspettate per l’edizione 2024?

Il successo ottenuto nel 2022 è stato condiviso tra tutti gli operatori del settore ed è stato percepito anche da chi non ha partecipato alla prima edizione. Su queste ottime e solide basi, per il 2024 ci aspettiamo quindi un’edizione ancora più ricca con una rappresentanza di espositori più numerosa e, di conseguenza, una platea di visitatori ancora più ampia.

già con la prima edizione di RobotHeart, nel 2022, l’Italia ha messo in campo un appuntamento davvero di grandissimo valore 

Come vede il mercato in questo momento?

Il mercato mondiale è un po’ in sofferenza ma si tratta di un momento. La robotica ha amplissimi spazi di crescita e sviluppo e dunque il rallentamento registrato in questi mesi del 2023 anche in Italia – che è tra i mercati più dinamici – non ci preoccupa. Le previsioni per il 2024 sono per un rimbalzo interessante i cui effetti si vedranno sicuramente a BI-MU il prossimo ottobre.

Può darci un’idea di come vanno i due settori principali a cui rivolgete le vostre applicazioni?

Il 2023 è stato un anno in cui cercare di tornare alla normalità, lasciando al passato tutte le problematiche legate all’approvvigionamento dei materiali e le relative impennate di prezzi. Il vantaggio della robotica è quello di poter essere impiegata in numerosi settori e ogni anno vengono realizzate delle nuove applicazioni. Senza entrare nello specifico dei nostri mercati di riferimento, posso chiaramente dire che questa diversificazione è quello che ci permette di guardare con ottimismo il futuro, anche in una situazione di mercato complessa come l’attuale. I risultati ottenuti sono vicini a quanto preventivato per il 2023 proprio perché le aziende hanno necessità di rimanere competitive sul mercato, offrendo prodotti di alto livello con il miglior rapporto qualità/prezzo, e l’utilizzo di robot è un passaggio fondamentale.

Se dovesse dare un suggerimento agli organizzatori per la prossima edizione?

La prima edizione di Robotheart di BI-MU ha messo in mostra per il 75% applicazioni per il metallo e per il 25% soluzioni per altri settori manifatturieri. Vorrei che l’esposizione, nel 2024, fosse più trasversale, incrementando la presenza di applicazioni per food, pharma, cosmesi e assemblaggio. Tutto questo permetterebbe di rafforzare ulteriormente il ruolo di RobotHeart e di BI-MU nel panorama delle manifestazioni internazionali dedicate a robotica e automazione.


Intervista rilasciata nel mese di novembre 2023.